La “Dame du lac”, inaugurata nel 1975 presso il parco del lago di Evry-Courcouronnes, è la prima struttura artificiale all’aperto pensata per l’arrampicata. Con la costruzione della “ville nouvelle” di Evry, l’allora Segretario di Stato alla Gioventù e allo Sport sollecitò l’immaginazione dell’artista ungherese Pierre Székely (rifugiato a Parigi dal 1946 a causa delle persecuzioni naziste) a dotare la città di una parete da scalata per fare da contraltare al sito di Fontainebleau. Lo scultore ungherese progettò sulla sponda del lago una scultura di cemento di 17 metri di altezza (equivalente a un palazzo di 5 piani). Nonostante fosse ideata per l’arrampicata, nel 2000 purtroppo ne è stato interdetto l’utilizzo, in quanto non più conforme alle normative di sicurezza vigenti. Erano presenti ben dieci vie di ascensione, tutte tracciate dallo scalatore italo-francese Guido Magnone, tra i fondatori, nel 1965, dell’Unione Nazionale dei Centri sportivi all’Aria aperta (UCPA). L’Unione ha sempre avuto lo scopo di far conoscere l’attività sportiva al maggior numero possibile di giovani francesi, senza discriminazioni, grazie ad un progetto di utilità sociale e allo stesso tempo educativo, sportivo e umanistico. Con l’esplicita missione di creare relazioni attraverso la pratica sportiva, l’Associazione si propone ancora oggi di “dare a tutti l’accesso ad uno sport dove la convivialità e la vita collettiva favoriscano l’esperienza di ciascuno e l’apertura agli altri”.
Si tratta di un luogo caro ai praticanti di tutto il mondo e sicuramente emblematico. Dai primi anni Novanta questa struttura venne utilizzata regolarmente dai fondatori dell’Art Du Déplacement, gli Yamakasi, per allenarsi, esplorare e sviluppare i primi movimenti, in quanto alcuni di essi abitavano tra Evry e Lisses, nelle vicinanze della “Dame du lac”. Molti sono gli aneddoti legati a questo luogo, fra cui la scelta stessa del termine “Art Du Déplacement” per indicare la nostra disciplina, che sarebbe stato coniato proprio qui. Chi ha avuto la fortuna di visitarla ha avuto modo di percepire l’energia che tutt’ora sembra emanare. Grazie alla sua fama e alla sua popolarità, questo luogo è diventato negli anni una meta di pellegrinaggio per i praticanti di Art Du Déplacement, Parkour e Freerunning provenienti da tutto il mondo, che accedono alla scultura sfidando i divieti. La scalata fino alla cima viene vista da molti come una tappa irrinunciabile, per alcuni catartica, da fare almeno una volta nella vita; tuttavia è sconsigliata ai meno esperti e a chi soffre di vertigini. Universalmente riconosciuta come uno dei siti più simbolici della nascita della disciplina, la Dama compare ormai in centinaia di filmati che immortalano le imprese degli atleti. Non solo: è talmente conosciuta che il suo profilo viene ripreso ormai in molti loghi di gruppi e associazioni, oltre a essere utilizzato per svariati prodotti di merchandising e comunicazione. Recentemente, prima del diffondersi della pandemia, la Dame du lac è stata riconosciuta come patrimonio di interesse regionale; tale riconoscimento è fondamentale poiché permetterebbe l’accesso ai fondi per il restauro e, auspicabilmente, alla riapertura al pubblico, una volta terminati i lavori.